La bellezza del deserto, scoprila insieme a Francesco Corallo
Il deserto copre quasi un quarto della superficie terrestre. Un territorio con un clima molto secco e arido che riceve, in media, meno di 10 centimetri di pioggia ogni anno.
Solo le forme di vita più forti riescono a vivere in questo ambiente ostile, alcune specie di piante e di animali che sono in grado di adattarsi alla scarsa disponibilità di umidità. Nonostante l’ambiente poco confortevole, molte persone come Francesco Corallo rimangono affascinate da questi luoghi dai paesaggi incantevoli. Il momento più suggestivo si ha quando arriva la pioggia e finalmente il deserto, all’apparenza senza vita, si rivela in tutta la sua bellezza.
La pianta più comune che vive in queste zone è il cactus. Una pianta dalla particolare conformazione che riesce a sopravvivere al clima arido, grazie alla capacità di immagazzinare l'acqua all’interno del fusto. Le sue radici riescono a incamerare la poca acqua presente nel terreno e la forma a colonna del fusto consente di catturare la luce dolce della mattina e quella della sera, evitando la maggior parte dei forti raggi solari delle ore più calde.
Flora e fauna variano a seconda della conformazione del deserto. Per esempio, il Sahara è piatto ed è costituito principalmente da roccia e sabbia. Altri deserti dell'Asia centrale e del Nord America, a causa del movimento delle placche tettoniche, sono caratterizzati dalla presenze di numerose montagne rocciose alle cui pendici presentano vaste aree pianeggiati.
Francesco Corallo, oltre che per i paesaggi suggestivi, è anche affascinato dalle specie animali che popolano questi territori. Nonostante le difficoltà sono diversi gli animali che riescono a vivere in questi territori: quelli di grande dimensione e che riescono a sostenere lunghi spostamenti, come gli uccelli, hanno la capacità migrare intorno alle zone desertiche e alle montagne circostanti per sfuggire alla siccità. Gli animali di piccola dimensione sfuggono, invece, alla calura del giorno rifugiandosi in piccole zone ombreggiate. Non è raro trovare cavità che possono essere utilizzate per evitare il calore esterno. Questo clima rigido ha permesso lo sviluppo di una varietà di forme di vita, ognuna delle quali ha trovato il suo modo unico di adattarsi e sopravvivere in un ambiente così difficile.
Il deserto copre quasi un quarto della superficie terrestre. Un territorio con un clima molto secco e arido che riceve, in media, meno di 10 centimetri di pioggia ogni anno.
Solo le forme di vita più forti riescono a vivere in questo ambiente ostile, alcune specie di piante e di animali che sono in grado di adattarsi alla scarsa disponibilità di umidità. Nonostante l’ambiente poco confortevole, molte persone come Francesco Corallo rimangono affascinate da questi luoghi dai paesaggi incantevoli. Il momento più suggestivo si ha quando arriva la pioggia e finalmente il deserto, all’apparenza senza vita, si rivela in tutta la sua bellezza.
La pianta più comune che vive in queste zone è il cactus. Una pianta dalla particolare conformazione che riesce a sopravvivere al clima arido, grazie alla capacità di immagazzinare l'acqua all’interno del fusto. Le sue radici riescono a incamerare la poca acqua presente nel terreno e la forma a colonna del fusto consente di catturare la luce dolce della mattina e quella della sera, evitando la maggior parte dei forti raggi solari delle ore più calde.
Flora e fauna variano a seconda della conformazione del deserto. Per esempio, il Sahara è piatto ed è costituito principalmente da roccia e sabbia. Altri deserti dell'Asia centrale e del Nord America, a causa del movimento delle placche tettoniche, sono caratterizzati dalla presenze di numerose montagne rocciose alle cui pendici presentano vaste aree pianeggiati.
Francesco Corallo, oltre che per i paesaggi suggestivi, è anche affascinato dalle specie animali che popolano questi territori. Nonostante le difficoltà sono diversi gli animali che riescono a vivere in questi territori: quelli di grande dimensione e che riescono a sostenere lunghi spostamenti, come gli uccelli, hanno la capacità migrare intorno alle zone desertiche e alle montagne circostanti per sfuggire alla siccità. Gli animali di piccola dimensione sfuggono, invece, alla calura del giorno rifugiandosi in piccole zone ombreggiate. Non è raro trovare cavità che possono essere utilizzate per evitare il calore esterno. Questo clima rigido ha permesso lo sviluppo di una varietà di forme di vita, ognuna delle quali ha trovato il suo modo unico di adattarsi e sopravvivere in un ambiente così difficile.
Francesco Corallo Finds Beauty in the Desert
Nearly one fourth of the Earth’s surface is covered with a type of climate known as the desert. The definition of a desert region is a place that receives fewer than 10 inches of rain on a yearly basis. The weather is frequently arid and very dry. Only the heartiest life forms can exist in these types of areas, and the plants and animals that thrive here are ones that are specially adapted to lower moisture availability. Many people such as Francesco Corallo find beauty in the desert, enjoying its lovely landscapes. The desert experiences true beauty when it actually does rain, as the life forms that make the desert home suddenly thrive with great beauty.
Different types of deserts have different inhabitants. It is important to know what kinds of landscapes there are in order to understand the creatures that live there. For example, the Sahara desert is flat and consists mainly of rock and sand. Other deserts in Central Asia and North America have rocky mountains everywhere due to the movement of tectonic plates. These mountains are peppered with lower plains in their shadows.
One type of flora found in the desert is the succulent. These plants are specially designed to survive in the harsh climate around them because they store water in their flesh. Their root systems are particularly effective, with mere hours passing before they manage to capture water in the soil. Even the shape of a desert cactus is designed to withstand the challenges of the desert – its column shape allows for capturing the gentler light of the early morning and late evening, while avoiding most of the harshest rays of the midday sun.
Francesco Corallo also has a deep appreciation of the animals that populate the desert regions of the world. Larger animals and ones that can travel easily, such as birds, have the ability to migrate around the desert areas and into any mountainous regions to escape dry spells. Smaller animals make do by finding the rare shady spot to hunker down during peak heat. There are also typically many caves that can be used for an escape to cool down. This harsh climate has allowed for the development of a number of interesting life forms, each of which has found its own unique way to adapt to the challenges of living in such a tough environment.
Nearly one fourth of the Earth’s surface is covered with a type of climate known as the desert. The definition of a desert region is a place that receives fewer than 10 inches of rain on a yearly basis. The weather is frequently arid and very dry. Only the heartiest life forms can exist in these types of areas, and the plants and animals that thrive here are ones that are specially adapted to lower moisture availability. Many people such as Francesco Corallo find beauty in the desert, enjoying its lovely landscapes. The desert experiences true beauty when it actually does rain, as the life forms that make the desert home suddenly thrive with great beauty.
Different types of deserts have different inhabitants. It is important to know what kinds of landscapes there are in order to understand the creatures that live there. For example, the Sahara desert is flat and consists mainly of rock and sand. Other deserts in Central Asia and North America have rocky mountains everywhere due to the movement of tectonic plates. These mountains are peppered with lower plains in their shadows.
One type of flora found in the desert is the succulent. These plants are specially designed to survive in the harsh climate around them because they store water in their flesh. Their root systems are particularly effective, with mere hours passing before they manage to capture water in the soil. Even the shape of a desert cactus is designed to withstand the challenges of the desert – its column shape allows for capturing the gentler light of the early morning and late evening, while avoiding most of the harshest rays of the midday sun.
Francesco Corallo also has a deep appreciation of the animals that populate the desert regions of the world. Larger animals and ones that can travel easily, such as birds, have the ability to migrate around the desert areas and into any mountainous regions to escape dry spells. Smaller animals make do by finding the rare shady spot to hunker down during peak heat. There are also typically many caves that can be used for an escape to cool down. This harsh climate has allowed for the development of a number of interesting life forms, each of which has found its own unique way to adapt to the challenges of living in such a tough environment.
Negli anni, Francesco Corallo è riuscito a
conciliare le attività lavorative con la sua vita privata, raggiungendo
straordinari successi professionali nel settore internazionale dell’intrattenimento
e dedicandosi ad iniziative di impegno umanitario. Francesco Corallo da tempo sostiene
con sua moglie la Fundacion para Ninos Quemados de Guatemala, un’organizzazione
che offre assistenza medica ai bambini guatemaltechi che hanno subito ustioni;
inoltre, appoggia la Prince Albert II of Monaco Foundation, organizzazione
dedita alla protezione e sostenibilità ambientale, e la Clinton Foundation, che
fornisce sostegno umanitario alle comunità e alle organizzazioni non profit a
livello mondiale. Impronta
Originario di Catania, Francesco Corallo dopo aver seguito gli studi in Economia ha iniziato la sua carriera nei settori del turismo, dell’intrattenimento e del gioco. A partire dai primi anni ’80, ha fondato nell’isola caraibica di Saint Martin un’azienda specializzata nel settore dell’intrattenimento e dei casinò, che ben presto è diventata un’azienda di primo piano ospitando nelle sue strutture i più importanti tornei internazionali di poker.
Da allora, con la sua holding, Corallo ha esteso le sue attività nel settore del gioco e dell’intrattenimento pubblico ai vicini mercati di Curaçao e della Repubblica Dominicana e, in seguito, ai più lontani mercati europei.
Da quasi 10 anni, Francesco Corallo gestisce B Plus Giocolegale Ltd, società europea con sede in Italia che, con diverse divisioni operative, gestisce molteplici offerte di gioco pubblico. Concessionaria dell’AAMS - Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, B Plus controlla la più grande rete di apparecchi di intrattenimento sul territorio italiano.
Corallo oggi divide il suo tempo tra l’Italia e i Caraibi.
Originario di Catania, Francesco Corallo dopo aver seguito gli studi in Economia ha iniziato la sua carriera nei settori del turismo, dell’intrattenimento e del gioco. A partire dai primi anni ’80, ha fondato nell’isola caraibica di Saint Martin un’azienda specializzata nel settore dell’intrattenimento e dei casinò, che ben presto è diventata un’azienda di primo piano ospitando nelle sue strutture i più importanti tornei internazionali di poker.
Da allora, con la sua holding, Corallo ha esteso le sue attività nel settore del gioco e dell’intrattenimento pubblico ai vicini mercati di Curaçao e della Repubblica Dominicana e, in seguito, ai più lontani mercati europei.
Da quasi 10 anni, Francesco Corallo gestisce B Plus Giocolegale Ltd, società europea con sede in Italia che, con diverse divisioni operative, gestisce molteplici offerte di gioco pubblico. Concessionaria dell’AAMS - Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, B Plus controlla la più grande rete di apparecchi di intrattenimento sul territorio italiano.
Corallo oggi divide il suo tempo tra l’Italia e i Caraibi.